Anche se la sua parola può essere contenuta nei libri, a unMaestro spirituale i libri di carta sembreranno sempre insufficienti. Eglistesso è un libro vivente, e ha bisogno che anche i suoi discepoli diventino libri viventi. Per prima cosa è su di essi che egli scrive, è
nella loro testa e nel loro cuore che egli depone i semi del suo Insegnamento, con la speranza che un giorno quei semi daranno frutto ovunque nel mondo. Così, il Maestro Peter Deunov scrisse un libro che nessun altro all'infuori di lui avrebbe potuto scrivere: me stesso. Sì, io sono un libro scritto da lui.
La terra è così lontana dal sole! Tuttavia la distanza non impedisce al sole di scrivere sulla terra, e quei suoi scritti sono le pietre, le piante, gli animali e gli esseri umani, e a tutti il sole dà la sua luce, il suo calore e la sua vita. Come il sole, anche il Maestro scriveva su di me da lontano. Sono migliaia e migliaia le pagine da lui scritte, e ora sono riassunte nel libro che io sono. Poi un giorno egli mi disse: «Ora sei pronto: puoi partire».
I. Lo stupore di un incontro II. Un profeta di fronte alle Chiese III. Nella luminosità del mondo spirituale IV. Mi chiamavano “l’eterno studente” V. Izgrev, a Sofia VI. I primi insegnamenti della montagna: il Vitocha VII. Cosa significa avere un Maestro? VIII. Maestri e discepoli tessono insieme i fili della vita IX. Enigmi da decifrare X. A Tarnovo XI. «Continua a lavorare nei tre mondi» XII. «Dove gli uomini vivono come fratelli» XIII. L’estate sui monti del Rila XIV. Nel regno della natura vivente XV. Nel forno alchemico XVI. «Tu sei fatto per lavorare con le donne» XVII. «Io possiedo una pietra preziosa di inestimabile valore»
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